TRIESTE – Un’udienza che ha tenuto l’intera città con il fiato sospeso si è svolta oggi al Palazzo di Giustizia, dove il caso di Liliana Resinovic ha preso una piega drammatica. Claudio Sterpin, l’unico testimone in grado di ricostruire gli ultimi giorni della donna, ha rivelato dettagli inquietanti che potrebbero cambiare l’intera narrazione su questa scomparsa.

Il clima in aula era palpabile, carico di tensione e aspettativa. Le domande del pubblico ministero si sono fatte sempre più incisive, mettendo in luce messaggi criptati e comunicazioni sospette tra Sterpin e Liliana, che avvaloreranno il sospetto di un possibile coinvolgimento del marito, Sebastiano Visintin. Le immagini inquietanti di oggetti trovati nella cantina di Visintin, inclusi resti di tessuto femminile e un fular macchiato, hanno gelato il sangue a tutti i presenti.
La testimonianza di Sterpin ha rivelato che Liliana, prima della sua scomparsa, mostrava segni di ansia e paura. “Negli ultimi giorni, Liliana non si fidava più della routine quotidiana”, ha dichiarato, lasciando la sala in un silenzio inquietante. Le campane della cattedrale suonavano lentamente, mentre il pubblico assisteva a un’udienza che stava rivelando più di quanto si fosse mai immaginato.

Le indagini si sono intensificate dopo la scoperta di un numero di telefono misterioso, attivo solo per pochi giorni, che ha contattato entrambi senza mai parlare. Questo elemento ha sollevato ulteriori interrogativi sul mistero che circonda la scomparsa di Liliana, mentre le autorità continuano a scavare in profondità nel passato della donna e nelle sue relazioni.
La testimonianza di oggi ha gettato nuova luce su una vicenda che ha scosso Trieste, con gli avvocati di Visintin che hanno preso appunti frenetici, pronti a difendere il loro cliente da accuse sempre più pesanti. La tensione in aula è aumentata quando Sterpin ha rivelato che Liliana aveva paura di essere seguita e che il suo comportamento era cambiato drasticamente.
Con ogni parola, l’udienza ha portato a galla un velo di mistero e inquietudine, mentre la famiglia di Liliana, seduta in silenzio, ha vissuto ogni attimo con il cuore in gola. La ricerca della verità continua, e ogni giorno che passa sembra avvicinarsi a una conclusione che potrebbe rivelare l’orrore nascosto dietro la scomparsa di una donna che, fino a quel momento, era parte della vita quotidiana di molti.